Scrivo queste parole mentre lavoro da casa nella mia città di origine, Ravenna. È troppo tardi per fermare il disastro ambientale a cui abbiamo appena assistito? Il dubbio oggi si fa consistente: sono i giorni successivi alla grande alluvione che ha colpito la Romagna e alcune zone dell’Emilia. Sono i giorni delle parole “esondato” e “piena” sulla bocca di tutti. Non si era mai visto qualcosa di simile da queste parti: piogge torrenziali, fiumi di acqua e fango che hanno invaso paesi, campagne e devastato strade, monumenti, abitazioni, negozi; grandi mareggiate che hanno letteralmente mangiato le spiagge. Lucio Dalla cantava “…e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra”, in questo caso non sarebbero bastati a fermare il disastro.

Io all’inizio non ci ho creduto abbastanza: non ho badato all’allerta meteo, né all’invito a restare a casa ripetuto con insistenza dalle istituzioni locali. Pur interessandomi di sostenibilità sociale e ambientale e avendo ben presente il numero e la gravità dei cataclismi che hanno colpito il nostro e altri Paesi negli ultimi anni, nei fatti ho rifiutato di prendere atto della situazione. Come se fossi troppo presa dal già difficile incastro di lavoro e vita privata per aggiungere un elemento di complessità. Quindi ho resistito al cambiamento delle mie abitudini, forse per pigrizia, quasi inconsapevole di cosa stavo rischiando. Temo che questo non sia un vizio solo mio: la crisi ambientale non ci preoccupa seriamente, fino a quando non determina un effetto molto, molto vicino a noi.

Per tornare alla domanda iniziale, non so se sia troppo tardi per curare la fragilità del nostro pianeta, ma personalmente sento che è tempo di adottare uno stile di vita più responsabile e decidere di “fare bene”. Sono quindi particolarmente fiera di dare il benvenuto alla prima edizione di Elle Getting Greener, il forum di Elle sui temi della sostenibilità ambientale.

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La formula è già rodata ed è quella che amiamo: fare squadra con le eccellenze. Abbiamo scelto una città simbolo di ricchezza e fragilità ambientali, Napoli; collaboriamo con un partner straordinario, il DiARC, Dipartimento di Architettura - Università degli Studi di Napoli Federico II, un luogo in cui si costruisce il futuro del nostro modo di abitare e di vivere; abbiamo fissato una data, venerdì 9 giugno, per una intera giornata di incontri, talk, masterclass e atelier pratici che vedranno protagonisti ospiti eccezionali, aziende, associazioni e fondazioni che hanno a cuore l’ambiente. Scopriteli nello speciale da pag. 55. Il nostro motto è “Think, Change, Do”. Cominciate il vostro percorso verso la sostenibilità iscrivendovi gratuitamente a questo appuntamento a Elleactive.hearst.it. Potete raggiungerci in presenza o seguire i contenuti del forum sui profili social di Elle e nei video che verranno pubblicati post evento su Elle.it.

(Michela Alpi, Strategy Consultant Cinema&Entertainment specialist)

Il prossimo numero di Elle vi aspetta in edicola dal 22 giugno. Scrivete pareri, commenti, consigli a: [email protected]